Enoteca di Porta Martina

L' Enoteca di Porta Martina
    è un sogno che si realizza e un modo per
  portare ognuno di voi in viaggio con me


Gabriele
Freccia in basso

Non è solo bere e mangiare.
    Si tratta di cultura, condivisione, provare e scoprire.
  L' Enoteca di Porta Martina è partecipazione!

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DEGUSTAZIONE DI PIÙ VINI

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Degustazione vini - Enoteca di Porta Martina a Imperia

All'Enoteca di Porta Martina vengono effettuate degustazioni verticali o orizzontali scegliendo etichette o annate e si vanno a degustare diversi vini in modo guidato e professionale. Nel caso delle degustazioni verticali vengono scelte bottiglie di una stessa etichetta, ma di annate diverse e sentendo i sapori si analizza come la meteorologia abbia influenzato il vino di quel preciso vigneto. Le degustazioni orizzontali invece vanno alla scoperta di vini di una stessa annata e della stessa tipologia, ma di diversi produttori. Ogni vino avrà un sapore diverso che Gabriele spiegherà facendo capire come le pratiche delle cantine o le diverse località influenzino poi il risultato finale.

 

CANTINETTA REFRIGERATA

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Cantinetta refrigerata - Enoteca di Porta Martina a Imperia

La cantinetta refrigerata è uno strumento di cui si dotano gli appassionati e i professionisti del settore per avere sempre, soprattutto in estate, il vino ad una temperatura di servizio ideale. È convinzione comune che il rosso si debba servire a temperatura ambiente quando invece, anche per questo vino, è raccomandata una temperatura di servizio tra i 16 e i 18 gradi, in modo da assicurare il mantenimento di tutte le proprietà organolettiche.

 

MENU'

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Menu Enoteca di Porta Martina a Imperia

Il menù cambia a seconda dell'estro di Gabriele, delle proposte del mercato, della macelleria o della pescheria... Agli ospiti dell’enoteca vengono proposti piatti sempre freschi che seguono la stagionalità delle materie prime, anche se i “cavalli di battaglia” dello chef restano due: ceviche di tonno affumicato e crema di ceci (hummus) con gamberi e frutto della passione. Provare per credere.

 

PUPITRE

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Pupitre - Enoteca di Porta Martina a Imperia

Il pupitre è un mobiletto di legno a forma di “A” dove si collocano generalmente champagne o vini di metodo classico. Per perfezionare la maturazione sui lieviti, che permettono ai vini di diventare frizzanti, le bottiglie si posizionano inclinate in modo da favorire l’accumulo dei lieviti nel tappo a corona bidule. Successivamente viene effettuata la sboccatura: i lieviti fuoriescono e la bottiglia viene chiusa con il classico tappo a fungo di sughero e con la relativa capsula. A quel punto il vino è pronto per essere assaporato.

 

VINI ALLA MESCITA

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Vini alla mescita - Enoteca di Porta Martina a Imperia

L'Enoteca di Porta Martina dispone di un vasto numero di vini alla mescita, circa 80 e si ha la possibilità di aprirli tutti! Gabriele ha infatti a disposizione una tecnologia di tappi sottovuoto che, dopo aver eliminato l'aria all'interno della bottiglia con una speciale pompetta, permettono al vino di rimanere in perfette condizioni per molto tempo. Alla mescita inoltre non si trovano i vini classici, ma vitigni autoctoni italiani che Gabriele ha deciso di condividere con tutti i suoi clienti.

 

LA CUCINA A VISTA

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Cucina a vista - Enoteca di Porta Martina a Imperia

Nel piccolo e conviviale locale dell'Enoteca di Porta Martina la cucina è a vista. Si tratta di una scelta voluta da Gabriele per creare la giusta atmosfera di casa e familiarità e per mostrare ai clienti come vengono cucinati i piatti che poi verranno serviti. Uno stimolo di crescita per Gabriele che non ha segreti e mostra a tutti i suoi clienti come cucina, esattamente come si farebbe in casa, in compagnia degli amici più cari in una serata gioiosa.

 

FILOSOFIA

CONVIVIALITÀ

IL MONDO IN UN
BICCHIERE DI VINO

Ogni viaggio una scoperta. Con questa filosofia ho girato il mondo, lavorando in cucine prestigiose sparse in ogni angolo del pianeta e assaggiando i vini più rari e curiosi che la natura possa offrire. Ecco alcune delle mie esperienze più significative.

Fotografia in Francia del 2002

“La Francia per me è l’inizio dell’avventura. Era il 2002 e, in un giorno di riposo dal lavoro, mi sono avventurato in bicicletta in un piccolo paese a diversi chilometri da Parigi. Lì sono stato attratto subito da una cantina molto particolare dove facevano degustazioni e mi sono detto: “Perchè no”. Così ho assaggiato lo Chablis, lo ricordo come se fosse ieri.

Degustazione dopo degustazione, cantina dopo cantina il mio zaino si riempiva sempre di più di preziose bottiglie che volevo assolutamente far assaggiare ai miei amici. Fu una delle prime volte che feci un’esperienza del genere, per di più in solitaria.

Forse era il vino, forse il sole, forse la bellezza di quel luogo... ma quel giorno per me è stata una svolta”.

 
Da Venezia a Mosca - anno 2005

“Sembra una follia, lo so. Ma il mio viaggio di laurea è stato questo: due mesi con partenza da Venezia e arrivo a Mosca.

Nessun aereo, solo autobus e treno per entrare veramente a contatto con la gente del posto e le usanze locali che si susseguivano giorno dopo giorno come un film meraviglioso.

Nel tragitto ho scoperto il Tokaj: ero abituato al classico Veneto e Friulano invece ho preso una golata di questo vino ed era una sorta di sciroppo dolcissimo. All'inizio non l'ho per niente apprezzato, poi ho aperto la mia mente e ho lasciato che il palato scoprisse ogni sfumatura e ogni fragranza nascosta. Così me ne sono innamorato”.

Fotografia in Spagna scattata nel 2006

“Mi trovavo a Valencia, avevo iniziato a concepire il vino non solo come svago, ma proprio come lavoro e così ho iniziato a frequentare i primi corsi.

Avevo 25 anni all'epoca e la mia sete di conoscenza del mondo era insaziabile al punto tale da coinvolgere i miei amici in un'avventura folle.

Una sera, dopo il turno di lavoro al ristorante, li ho trascinati dall'altra parte della Spagna praticamente: abbiamo fatto 800 chilometri all'una di notte per andare a mangiare una carne particolare di cui avevo sentito parlare. Il tutto accompagnato da una bevanda speciale il Tempranillo di Ribera del Duero: quel vino, in quella notte, mi ha fatto capire che in ogni luogo del mondo c'è qualcosa di magico da poter scoprire e che il gusto è un senso speciale che va coccolato ed educato al meglio”.

 
Maldive - anno 2006

“Ho lavorato sei mesi alle Maldive nel 2006. Il luogo si sa, è meraviglioso, ma per il mio viaggio alla scoperta dei vini tipici è stata una meta particolare.

La religione ufficiale del paese infatti è quella musulmana, quindi nessun bar somministra bevande alcoliche.

Una sera però, ero appena arrivato a Malé e il mio idrovolante partiva il giorno dopo, ho deciso di visitare un po' la città. Ad un tratto ho notato del movimento in una via. C'erano molti europei, mi sono mischiato a loro e ci siamo ritrovati a bere in un localino che sembrava quasi una bisca clandestina.

Lì ho assaggiato un vino cileno, non so come ci fosse arrivato, ma è stata una scoperta incredibile”.

Fotografia in Guinea Equatoriale scattata nel 2011

“Sono stato in Guinea Equatoriale nel 2011, precisamente a Malabo, e dirigevo una caffetteria. Ho un ricordo molto “elegante” legato al vino in questo luogo.

Un giorno sono venuti nel locale un Ministro locale e un magnate russo, hanno firmato un contratto per lo sfruttamento di un pozzo di gas al largo dell'isola e, durante la firma, ho servito loro, su precisa richiesta, uno champagne Dom Perignon Rose’ del 1994. Non è un vino del luogo, ma ancora oggi, quando lo trovo, la mente mi riporta a quel preciso momento... e soprattutto al contratto appoggiato tra i bicchieri del valore di oltre 160 milioni di dollari!”

 
Patagonia e Argentina - anno 2012

“Questo è stato uno dei viaggi più belli della mia vita. Ho passeggiato tra leoni marini, pinguini, cormorani, una natura strepitosa e, proprio qui, ho scoperto il vino Malbec.

Ero a San Carlos de Bariloche e ho trovato lavoro quasi subito, quando iniziava la stagione invernale, su un'isola in mezzo ad un lago all'interno di una riserva nazionale. E' stata un'esperienza meravigliosa: tra il lavoro e la voglia di esplorare non ci si fermava mai! ho anche fatto dei corsi e soprattutto visitato molte cantine.

Proprio in queste occasioni mi sono imbattuto nel Malbec, un vino argentino veramente speciale”.

Fotografia relativa a paesaggi in Colombia Cile e Bolivia scattata nel 2014

“Nel 2014 ho raggiunto un amico con cui avevo studiato all'università in Spagna. Viveva in Colombia e volevamo aprire un ostello a Providencia, nell'arcipelago di St. Andres. L'ho aiutato per circa 3 mesi, poi mi sono spostato in Cile in un'area vitivinicola vicino a Santiago dove ho iniziato a lavorare per la cantina locale “Casa Silva”. Con loro ho fatto dei progetti eno-turistici che hanno avuto molto successo e che porto ancora con me.

Dopo questa esperienza sono andato in Bolivia e devo dire che di questo luogo, più che di un vino solo, ricordo con emozione invariata il viaggio sul Tren a las Nubes dove, guardando dal finestrino, vedevo sfrecciare sotto di me tantissimi vigneti che crescevano rigogliosi a 2000 metri di altezza.

Impavidi e noncuranti del luogo che li circondava erano la dimostrazione che tutto è possibile”.

 
Italia 2016

“Sono tornato in Italia, arricchito spiritualmente, emotivamente e culturalmente. Sono cresciuto, ho conosciuto meglio il mondo del vino che è il mio presente e il mio futuro.

Sono maturato e finalmente sentito pronto per fare qualcosa di duraturo, a casa. Ho recuperato il patrimonio di terre che possedeva mio nonno ad ANDORA e poi ho deciso di condividere con tutti i clienti più curiosi e incontentabili le mie esperienze.

L'Enoteca di Porta Martina è un sogno che si realizza e un modo per portare ognuno di voi in viaggio con me”.

 
Enoteca di Porta Martina di Gabriele Bonafè
CF: BNFGRL82A26A059N - P.IVA: 01721010096
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